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Lettere Monitorie, Ricorso per Decreto ingiuntivo, Pignoramenti

Lo Studio legale ha acquisito una ventennale competenza stragiudiziale e giudiziale – anche in favore di primari Gruppi nazionali – finalizzata al soddisfacimento, in via conciliativa o coattiva (esecuzioni mobiliari, immobiliari o presso terzi), di pretese creditorie relative a rapporti di finanziamento e/o in ambito commerciale ed è rivolta sia alle imprese che ai privati.

L’attività, di norma, prevede una fase stragiudiziale, durante la quale il debitore è diffidato a provvedere al pagamento attraverso l’invio di lettere monitorie e, contemporaneamente, viene svolta un’indagine – attraverso l’ausilio di fidate agenzie investigative – circa la solvibilità del debitore (sussistenza di rapporti bancari o di lavoro attivi, visure ipotecarie e catastali su proprietà immobiliari, analisi delle banche dati per ricerca protesti, visure situazioni soci, bilanci depositati, etc…). La verifica circa la situazione finanziaria del debitore è infatti fondamentale per valutare la convenienza di una azione giudiziale e, se necessario, di un intervento esecutivo sui beni dell’insolvente.

Qualora l’intervento non sortisca l’esito voluto e le indagini rilevino che il debitore non è solvibile, viene redatta la lettera di messa a perdita secondo le disposizioni fiscali dettate dal Tuir; qualora invece l’esito delle informazioni sia favorevole e vi sia un patrimonio aggredibile, viene attuata la fase giudiziale  mediante, solitamente, il deposito di un ricorso per decreto ingiuntivo e, se necessario, anche la successiva fase dell’esecuzione forzata (pignoramento mobiliare, immobiliare, preso terzi, etc…).

Con l’avvento del processo civile telematico, si sono ridotti notevolmente i tempi per l’emissione di una pronuncia giudiziale consentendo così, ove necessario, di giungere in breve tempo alla fase del pignoramento dei beni del debitore.