Diritto Delle Successioni 

interpretazione ed impugnazione testamenti, contenzioso ereditario e mediazione, divisioni ereditarie

Il termine successione ereditaria (o mortis causa) indica il trasferimento di tutto il patrimonio del defunto in favore degli eredi, anche detti successori. 

Si tratta di una materia particolarmente complessa e delicata, poiché riguarda situazioni nelle quali spesso confliggono notevoli interessi patrimoniali e aspetti emotivi non indifferenti.

Se dunque, da un lato, l’assistenza legale in tema di successioni richiede adeguata esperienza e sensibilità, dall’altro occorrono specifiche competenze e una conoscenza approfondita della disciplina di riferimento: la normativa interna e quella transnazionale delle successioni sono, infatti, particolarmente tecniche e articolate.

La materia in esame rientra nel novero delle materie per cui è obbligatoria la mediazione; ciò comporta che prima di radicare un giudizio per tali fattispecie, va esperito il tentativo obbligatorio di conciliazione ex art. 5 D. Lgs. vo 28/10; pena la improcedibilità della domanda.

In particolare, il nostro ordinamento prevede tre modalità di successione:

  • successione testamentaria: opera nelle ipotesi in cui una persona ha redatto un testamento, ossia una dichiarazione, resa secondo le forme indicate dalla legge, relativa alla destinazione dei propri beni per il tempo in cui non sarà più in vita;

     

  • successione legittima: si applica nel caso in cui non venga redatto un testamento, oppure nel caso in cui il testamento non comprenda tutto il patrimonio; sarà pertanto la legge a disciplinare le quote ed i criteri di trasferimento dei beni, in favore dei parenti più prossimi del defunto;

     

  • successione necessaria: premesso che alcuni fra i parenti più prossimi defunto sono riconosciuti dal codice civile come eredi necessari, anche in presenza di diversa volontà del defunto, in tali casi, a questi ultimi spetterà comunque una parte del patrimonio indicata dalla legge, mentre la restante parte si dividerà secondo le previsioni del testamento.

Lo studio legale ha maturato esperienza pluriennale nel diritto ereditario, occupandosi di consulenza e assistenza per successioni nazionali e internazionali relative a patrimoni mobiliari e immobiliari di rilievo; l’Avv Francesco Chinni è mediatore professionale e collabora stabilmente con altri professionisti dotati di specifiche ulteriori competenze nel campo delle successioni, in particolare periti e notai.

Interpretazione e impugnazione testamenti

Consulenza stragiudiziale tesa all’interpretazione delle clausole testamentarie e alla valutazione della loro conformità alle previsioni normative e giurisprudenziali; analisi del testamento e verifica della relativa validità ed autenticità, attraverso il parere di consulenti grafologi specializzati. Assistenza stragiudiziale e giudiziale nella fase di impugnazione del testamento, finalizzata all’accertamento dell’invalidità (nullità o annullabilità) per difetti di forma, per contrarietà alla legge o per incapacità di intendere e di volere del testatore. 

Contenzioso ereditario e Mediazione

Assistenza nelle controversie relative a successioni interne o internazionali, con particolare riferimento all’ambito europeo, giuridicamente armonizzato per effetto del regolamento EU 650/2012. Ricostruzione dell’asse ereditario e del suo valore patrimoniale, definizione della strategia più adeguata per la tutela del cliente e assistenza nella fase contenziosa stragiudiziale – dalle trattative libere fra le parti al procedimento di mediazione, che oltre ad essere obbligatorio è particolarmente vantaggioso per tempi e costi ridotti – e nella successiva eventuale fase giudiziale.

Divisioni ereditarie

Consulenza e assistenza nelle fase di divisione ereditaria, la cui richiesta è consentita in ogni tempo a ciascuno degli eredi e comporta la ripartizione del patrimonio ereditario fra essi, nel rispetto delle quote previste dalla legge o dal testamento. 

Lo studio presta la propria opera nella fase stragiudiziale, con riferimento a divisioni consensuali non contenziose e a procedimenti di mediazione, nonché nella successiva ed eventuale fase giudiziale dinanzi al Tribunale competente.